L’allarme antintrusione detto anche antifurto è un sistema elettronico che provvede ad emettere un suono di sirena molto fastidioso al momento dell’avvenuto allarme. Solitamente si distingue tra antifurti con sensori collegati via fili, ovvero cablati, e sistemi antifurto non collegati con fili, ma dotati di trasmissione wireless.
I componenti che comunemente caratterizzano i sistemi antifurto sono:
- Centrale – Scatola che contiene tutta l’elettronica che gestisce il sistema
- Tastiera – Per impostare e immettere il codice di sicurezza per inserire o disinserire il sistema di antifurto
- Chiavi elettroniche statiche o RFID (queste ultime dette a prossimità)
- Combinatore Telefonico GSM – tramite l’uso di una SIM GSM permette di chiamare l’utente in caso di allarme
- Sensori Volumetrici (PIR per variazione di calore e/o MW a microonde variazione di movimento) singola, doppia e tripla tecnologia
- Sensori magnetici
- Sensori a filo, in uso su tapparelle e serrande
- Sensori ad integrazione della protezione (fumo, gas, allagamento, ecc)
- Avvisatore acustico (sirena interna e/o esterna)
- Nebbiogeno (novità degli ultimi anni, produce la nebbia come quella in discoteca e, genera panico e la non visione degli ambienti)
- Telecomando – Per accendere o spegnere il sistema di antifurto in prossimità di qualche decina di metri dall’impianto
- Scheda di Rete – permette la connessione del sistema ad internet e quindi essere gestibile da smartphone tramite app.
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